martedì 6 marzo 2012

Solitudine

Tutti prima o poi sperimentano la solitudine.
C'è chi lo fa per scelta e chi lo fa perché gli capita, ma è un esperienza che accomuna tutto il genere umano ed è bene trarrne i giusti insegnamenti.
C'è un'espressione "si nasce soli e si muore soli", credo che stia a indicare il fatto che malgrado noi si sia animali sociali, e duque strettamente vincolati agli altri, nei momenti più importanti della nostra vita dobbiamo cavarcela facendo affidamento unicamente sulle nostre forze.
Ecco perché è importante sperimentare la solitudine e cercare nella solitudine quel contatto prezioso con la nostra interiorità che ci sosterrà quando necessariamente dovremo farcela da soli.
I neonati devono imparare a percepirsi come entità distinte dalla madre (o da chi li accudisce), noi dobbiamo imparare a percepirci come entità autosufficienti, dobbiamo imparare a volerci bene nel senso più profondo, dobbiamo dialogare con noi stessi, prenderci i nostri spazi, senza timore di restare soli, perché in ogni momento avremo il nostro io interiore su cui poter contare. Crescere è anche questo, è la capacità di prenderci cura di noi anche se non c'è nessun altro e in questo senso la solitudine (temporanea, ricercata, emancipata o semplicemente capitata) non può farci che bene.

2 commenti:

  1. ogn'uno è solo sul cuore della terra...
    ma la solitudine, lungi dall'essere una disgrazia può diventare veramente occasione di salvezza!!!
    A presto

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