mercoledì 25 aprile 2012

una madre

Di certo non esiste una madre che coscientemente voglia far del male ai propri figli, va così contro natura che non può essere. Allora perché esistono tante madri che fanno male ai loro figli? Perché la natura non riesce a provvedere a una quantità sufficente di materia grigia per far sì che le madri possano occuparsi al meglio della loro prole???

venerdì 20 aprile 2012

Preghiera (nel caso in cui Dio esista)

Signore, ti prego, se esisti non farmi sprecare la mia vita.
Vedo troppe persone vicino a me far scorrere i giorni nel niente, ti prego, se esisti e mi vedi fare qualcosa del genere tirami una sberla e rimettimi in carreggiata che non si può smettere di vivere solo per noia, il mondo è pieno di cose da fare!

mercoledì 18 aprile 2012

Il principe più brutto del mondo

Favola a 6 mani, l'inizio è di Giulia, il centro di Hal, la fine mia ;-)

C'era una volta, tanto tempo fa, in un Paese lontano lontano, un re che era il più bello di tutto il mondo.
Questo re aveva una figlia che era principessa ed era la principessa più bella di tutto il mondo. La principessa aveva un fratello che era un principe ed era il principe più brutto di tutto il mondo! Il principe più brutto di tutto il mondo aveva pochi capelli, il naso adunco, i denti storti e il doppio mento. Aveva le gambe ad x, era basso e con la pancia e aveva pure la gobba! A peggiorare la situazione c'erano poi i brufoli, le pustole e la puzza terribile che emanava nonostante i numerosi bagni.
Il principe più brutto di tutto il mondo era davvero brutto, ma nonostante questo la sua sorellina lo amava oltre ogni dire. "E' mio fratello", continuava a ripetere, "e io gli voglio bene".
La principessa più bella di tutto il mondo aveva un solo desiderio, che anche suo fratello diventasse bello, motivo per cui, quando compì 6 anni chiese come regalo di compleanno che facessero diventare suo fratello bellissimo.
Il re più bello di tutto il mondo amava moltissimo i suoi figli e subitò emise un bando dove invitava tutti i maghi, le streghe e gli stregoni del regno a presentarsi a palazzo per far diventare suo figlio bellissimo e ordinò a tutti i soldati di andare in giro per il regno a far conoscere la volontà del re.
I soldati, contenti di partire per fare i messaggeri invece che per fare la guerra iniziarono ad andare a cercare tutti i maghi, le fattucchiere e gli stregoni del regno e ne trovarono in gran quantità, ma nessuno, proprio nessuno!, pareva essere in grado di rendere il principe almeno un po' più bello. Gli fecero bere intrugli alle erbe e lo cosparsero di pomate e inguenti recitando formule magiche, gli fecero mangiare di tutto, ma l'unico effetto fu quello di far prendere al povero principe più brutto di tutto il mondo un terribile mal di pancia dopo aver mangiato troppe schifezze.
Il tempo passava, sempre più maghi venivano consultati, ma nonn accadeva nulla, così che il re e la principessa erano molto tristi, ma un giorno, quando ormai tutti si erano quasi arresi un gruppo di soldati sentì parlare di una strega che viveva dentro una casetta di legno nel bosco che forse avrebbe potuto far diventare bello il principe.
:-E' una strega potentissima!- dissero al villaggio al limitare del bosco, -Ma è anche molto brutta-
:-Non sarà mai brutta come il principe- risposero le guardie, ma gli abitanti del villaggio erano di un altro parere e continuavano a dire che era bruttissima, nonostante questo i soldati andarono nel bosco e presto trovarono la casetta in legno
:-Buongiorno!- dissero i soldati che salutavano sempre perché erano ben educati -vive qui la strega del bosco?-
:-Si- rispose una vocetta tremula dall'interno della casa
:-Ci dicono che lei potrebbe far diventare il principe più brutto di tutto il mondo, il figlio del nostro re molto bello, è vero?-
:-Certamente-, disse la vecchina uscendo di casa, -basta che mi baci-
La strega era vecchia, con la pelle verdognola, i pochi capelli crespi e grigi che le crescevano in rade ciocche sulla testa grinzosa, gli occhi strabili, il naso pieno di porri e la bocca piena di denti neri. Era così magra da sembrare uno scheletro che cammina, aveva le mani deformate dalla vecchiaia con lunghe unghie marroni ed era alta, molto alta, perché riusciva a guardare i soldati negli occhi nonostante una doppia gobba che le curvava la schiena, come se ciò non bastasse aveva giganteschi piedi che eranoi piedi più puzzolenti di tutto il mondo. Vestiva di stracci neri e grigi, non aveva scarpe, ma caiabatte. Era così brutta che alcuni cavalli vedendola scapparono via e molti soldati si sentirono male all'idea del bacio fra lei e il principe, ma se quella era la cura andava portata a corte, così la presero, la infilarono in un sacco e corsero dal re il più velocemente possibile per sbarazzarsi di quel terribile odore di piedi che veniva dal sacco dove era chiusa la strega.
Arrivati a corte raccontarono al re tutto quanto
:-Quindi in quel sacco c'è la strega che potrà aiutare mio fratello?- chiese la principessa
:-Si vostra piccola altezza- risposero i soldati
:-E voi la trattate a questo modo? Siete degli screanzati! Liberatela subito!-
i soldati obbedirono, ma come la strega uscì dal sacco tutti scapparono via urlando eprché era davvero troppo troppo brutta. Tutti meno la principessa.
La principessa rimase lì, davanti alla strega e le disse
:-Nonnina, mi spiace molto per come si son comportati i nostri soldati, sarete sgtanca per il viaggio, volete forse qualcosa da bere?-
:-Una tazza di the andrà benissimo- rispose la strega e la principessa corse in cucina a pareparare il the perché non c'era più nessuno e doveva sbrigarsi lei
La strega bevve il the e la principessa le disse
:-Sarete anche affamata, volete qualcosa da mangiare?-
la strega le sorrise sdentata e terribile e le disse
:-Bambina mia, uno dei vantaggi della vecchiaia e che non si mangia più molto, mi acconteterò di un paio di biscottini da mangiare con il the, una fetta di torta, dei crostini con paté di fegato d'oca, tartine e tramezzini, qualche fetta di salame, un paio di prosciutti (uno cotto e uno crudo) pomodiri gratinati, asparigi al forno con le uova, pasta salmone e gamberetti, zucchine grigliate, pasticcio al ragù di carne, pasta al forno con le polpette, polpette, 10 panini con l'hamburger, peperoni in padella, filetto di maiale al pepe verde, pollo al curry, arrosto di cinghiale, 4 chili di insalata, un centinaio di involtini primavera, tanto sushi da ricoprirci almeno un metro quadro, 10 kg di sashimi, una botte di vino buono, fiumi e fiumi di Coca-cola, pancetta e fagioli, antipasto alla giardinera,  fagiolini, bieta e cicoria, 15 torte al cioccolato coi bigné sopra, torte salate, spuma di patate al forno, carciofi, piselli, carote, cetrioli, cervo brasato, renna brasata, anatra all'arancio, gamberi di fiume appena pescati e sgusciati, spaghetti alle vongole, pesce spada alla piastra, polipo alla greca, un paio d'oche arrosto, involtini di petto di tacchino e per finire pompelmo con gli spicchi sbucciati, macedonia di frutta, fragole con panna (quelle mi piacciono, ne voglio almeno una botte piena), 4 angurie e 16 meloni verdi, pesche, mele, pere, castagne, kiwi, pomeli, arance, mandarini e mandaranci, albicocche, ciliegie, percocche, manghi, papaye insalata di riso, insalata di pasta, stufato di vitello e spezzatino di manzo con tante patate arrosto, 13 polli arrosto e tacos a non finire, avocado ai gamberetti, paella di pesce e paella di carne, rfisotto alla milanese, risotto alla veronese, porchetta a fette spesse, mortadella (almeno una forma), una frittata di 18 uova di struzzo, datteri canditi, ananas con la sanbuca, caffé e ammazzacaffé (diversi litri)-
La principessa pensò che la strega mangiava davvero molto, ma non disse nulla, chiamò i cuochi di corte e disse loro di preparare al meglio delle loro capacità tutte le prelibatezze che la strega desiderava, poi chiamò i camerieri e fece imbandire una tavola solo per la strega dei boschi.
Poi si sedette e tenne compagnia alla strega mentre le venivano portate tutte le delizie che aveva richiesto.
La strega mangiò e mangiò, dapprima lentamente, poi sempre più velocemente, e man mano che mangiava la gobba si raddrizzava, i denti si sanavano, i capelli ricrescevano e lei si faceva sempre più bella. Quando finì di bere gli ultimi litri di caffé e ammazzacaffé si era fatta così bella, ma così bella che tutte loe persone del regno venivano e facevano la fila per vederla, ma la strega ricordava bene come tutti fossero stati sgarbati con lei a parte la principessa per cui disse
:-L'unica persona educata qui dentro è la principessa più bella di tutto il mondo e solo a lei concederò di esprimere un desiderio che esaudirò. Dimmi principessa, cosa desideri?-
:-Vorrei che mio fratello divenisse un principe bellissimo- rispose la principessa
:-E dov'è tuo fratello? Fallo portare al mio cospetto!- disse la strega.
Il principe era nella sua stanza a giocare con l'acquario reale degli alligatori, si divertiva molto a sfamarli gettandoci i prigionieri più cattivi, ma il re lo afferrò per un'orecchia e lo portò dalla strega-
:-Eccolo- disse il re, la strega si avvicinò al principe e lo baciò dolcemente. Subito un fulmine cadde dentro il castello, la dove erano il principe e la strega, quando il funo del fulmine magico si dissipò tutti videro con stupore che il principe si era fatto bellissimo e la strega era tornata orribile
:-Beh, è ora che vada- disse la strega schioccò le dita e sparì e da quel giorno nessuno più la vide, ma il principe restò bellissimo e quando crebbe si sposò con una bella principessa da cui ebbe tanti bei figli.

domenica 15 aprile 2012

salvagenti

Cosa si deve fare quando si vede una persona che affoga? Semplice, le si lancia un salvagente.
Perché non può essere così semplice quando si vede una persona affogare nel mare della vita? Perché non si può gettare un salvagente di buonsenso a chi affoga nelle stronzate che dice e/o pensa?
Voglio raccontarvi una favola che forse tutti voi già conoscerete, è la favola della piccola fiammiferaia.

C'era una volta un'orfanella così povera che per campare era costretta a vendere per pochi soldi scatole di fiammiferi, Quelle scatole di fiammiferi rappresentavano le buone idee e le potenzialità che lei aveva che andava a svendere ringraziando chi gliele comprava e mentre diventava sempre più povera, sempre più arida, con sempre meno luce interiore.
Una notte però aveva tanto freddo che decise di usare un po' di quella calda luce per cercare il modo di salvarsi, ecco allora che accese un fiammifero e vide una bella casa illuminata e calda con l'albero di Natale fatto e sotto tanti bei doni incartati, insomma: la sua capacità creativa era ridotta a raccontarsi sciocchezze certa che ciò l'avrebbe scaldata. Se avesse deciso di muoversi per tempo forse avrebbe potuto pensare di rimpinguare la sua luce, di creare un caldo fuoco, di attingere all'esterno per ottenere qualcosa, ma non lo fece, imagino qualcosa di vacuo e irreale, una realtà che non era la sua. La fiammiferaia immaginava che quel che sognava era la realtà, ma ovviamente questa sua convinzione non era sufficiente e intanto l'inverno la gelava.
E infatti il fiammifero si spegne presto e subito ne deve accendere un altro, così lo sfrega e ora vede la tavola imbandita di ogni ben di Dio e sente le carole e tutto l'allegro chiacchiericcio, la neve non cade più sui suoi capelli, ma fuori dalla bella casa dove si trova. Ecco: un'altra occasione di usare la propria luce in modo costruttivo è svanita e l'illusione creata ad arte scalda, ma solo per un poco, come tutte le balle che ci si racconta per convincersi che si è felici nonostante tutto che quel che si ha è quel che si vuole ecc...
Come ben sapete le rimane solo il terzo fimmifero, starà alla piccola fiamiferaia scegliere cosa farne: lo userà in modo costruttivo o lo sprecherà come gli altri? Io voglio sperare che anche se tardivamente attinga a quel che resta delle sue risorse per fare qualcosa di buono, ma già so che non sarà così: lo accenderà a vuoto e sognerà della nonna che se la prenderà e porterà in Paradiso dove la piccola continuerà a sognare mentre in realtà è morta e stecchita senza più risorse, senza più speranza, senza più vita.

Cosa si deve fare quando si vede qualcuno gettare la propria vita alle ortiche? Quali sono i salvagenti che si devono usare con chi si ammazza a furia di raccontarsi balle? Io non lo so, davvero non lo so, ma provo grande pietà.

favola liberamente tratta da "Donne che corrono coi lupi"

giovedì 12 aprile 2012

Gioco di scrittura

Giorgia camminava a piccoli passi affrettati, era buio e non amava muoversi di notte, ma quando faceva tardi al lavoro non poteva farne a meno, così almeno si affrettava. Giorgia era una strega. Aveva iniziato a praticare senza una vera vocazione, mentre frequentava ancora il liceo e le sue compagne si dedicavano ai primi amori.
Giorgia non era attraente e per  non essere tagliata fuori da quel mondo scintillante di cotte e baci rubati aveva iniziato a leggere i Tarocchi e a predire il futuro alle sue avvenenti compagne.
In realtà Giorgia qualcuno l'avrebbe anche potuto trovare, tutto sommato era una ragazza passabile e questo, unito alla sua capacità di respirare, le avrebbe permesso di trovarsi qualcuno, ma lei sapeva che nei suoi occhi non ci sarebbe mai stata quella luce ammirata e rapita che brillava negli occhi dei ragazzi delle sue amiche e questo le avrebbe fatto più male della solitudine.
Esistono donne che da sole non riescono a vivere, che accettano ogni tipo di umiliazione dal partner pur di poter dire "sono fidanzata", "sono sposata", altre invece che preferiscono il rispetto per se stesse al calore di un abbraccio; Giorgia, inutile dirlo, apparteneva alla seconda categoria. Così i Tarocchi erano stati il biglietto d'ingresso a una strada che per paura di un'umiliazione aveva scelto di non percorrere.
Mentre i suoi passi ticchettavano furiosi sull'asfalto...

Avanti, chi vuole provare ad aggiungere una frase, una parola, un proseguo di qualche tipo? Non importa se finirete o meno la storia, aggiungetevi del vostro guardando anche i commenti degli altri, vediamo che ne vien fuori :-) (per qualche giorno allo scopo di rendere il gioco agile toglieràò la moderazione ai commenti)

mercoledì 11 aprile 2012

istinto o vocazione?

Non c'è sofferenza più grande che percepire di non adempiere alla funzione che si è chiamati a svolgere nel più profondo del nostro essere. Vincent Van Gogh sapeva di essere chiamato a dipingere, aveva mollato tutto e dipingeva e questo anche nei momenti peggiori gli avrà portato una qualche forma di sollievo, da contro chi non asseconda la chiama vive una vita di pura deprivazione interiore. Avere una missione e combattere per portarla a termine è ciò di cui noi abbiamo bisogno. Noi aneliamo a uno scopo ultimo.
Nessun discorso sulla religione, la politica o l'impegno sociale in questo post, infatti se da un lato molte persone perseguono scopi più o meno positivi, ci sono anche serial killer che uccidono per avere un fine ultimo e malgrado io aborra ciò devo riconoscere che anche questo loro gesto può far fronte al bisogno intrinseco di dare una determinata direzione alla propria esistenza. Si tratta solo di una constatazione perciò: noi vogliamo avere uno scopo, perché vivere per vivere pare non bastarci.
E' forse questo che ci contraddistingue dalle bestie? O è solamente un istinto particolarmente complesso simile a quello che spinge gli animali ad accoppiarsi in determinati periodi o a compiere percorsi di migrazione in altri?

domenica 8 aprile 2012

amici

Uno dei compiti dell'amico dovrebbe essere quello di farci presente quando ci stimo per fare del male.
Non penso che un buon amico abbia il diritto di intervenire attivamente, ma credo abbia il dovere di avvisarci per quanto spiacevole e difficile possa essere.
Ora io non voglio dire che chi non ha la forza di dirci che la strada che abbiamo intrapreso sia fallimentare non sia un buon amico, ma di certo chi ci incita a percorrere la strada che abbiamo imboccato pur vendendola fallimentare amico non è.
Conscia di questo tengo a distanza chi mi appoggia incondizionatamente in ogni frangente.

E considerato il giorno: buona Pasqua a tutti voi :-)

mercoledì 4 aprile 2012

V-A-F-F-AN-CU-LOOOOOOO!!!

Oggi sono parecchio nervosa, non ho riposato bene e sono particolarmente intollerante nei confronti dell'umanità.
Oggi è una di quelle giornate in cui trascorrerei tutto il tempo a urlare "ma andate a ramengo!", "lasciatemi in pace!", "ma fatevi una camomilla e smettetela di rompere!". Non è molto bello quando mi sveglio così, ma capita e non è che ci possa far molto perché c'è un unico modo per farmela passare: devo prendermela con qualcuno.
Ecco perché ho un blog, perché in qualsiasi momento posso aprire il post del vaffanculo e chiedere a tutti voi che mi leggete di unirvi a me in questo rituale pagano.

VAFFANCULO a Monti, che taglia solo a noi poveracci e lascia intatti i privilegi dei ricchi!
VAFFANCULO agli stronzi che mi guardano dall'alto in basso
VAFFANCULO agli ipocriti
VAFFANCULO ai finti amici
VAFFANCULO a chi se la tira
VAFFANCULO a chi fa il figo usando soldi non suoi
VAFFANCULO a chi non combatte giorno dopo giorno per ciò in cui crede e cerca comode scorciatoie
VAFFANCULO a chi non fa il suo lavoro e pesa sulle spalle di tutti
VAFFANCULO ai parassiti
VAFFANCULO agli egoisti
VAFFANCULO a chi è così preso da sé da non vedere più in là della punta del proprio naso
VAFFANCULO a chi ti sorride davanti per meglio pugnalarti alle spalle
VAFFANCULO a chi mi sta antipatico
VAFFANCULO a chi è orgoglioso della propria pochezza
VAFFANCULO a chi non capisce che la cultura è importante e anche l'anima ha bisogno di nutrimento
VAFFANCULO a chi mi dice di sacrificarmi per poter meglio mangiare del mio
VAFFANCULO a chi vuol togliermi la dignità e la libertà senza sapere che mai ci riuscirà
VAFFANCULO a chi mi ha trattata come una pezza da piedi per anni e scoprendo di aver bisogno di me si comporta come se fossimo amici da tempi immemori
VAFFANCULO VAFFANCULO VAFFANCULO VAFFANCULO a tutti i cretini patentati, i fancazzisti, i furbi e i prepotenti.


Ora sto meglio, se ne avete bisogno continuate sotto a urlare vaffanculo a chi preferite, magari non sarà signorile, ma fa benissimo

lunedì 2 aprile 2012

snob

è inutile: io sono una snob e mi piace esserlo.
Mi piace sentirmi più degli altri, probabilmente è brutto, ma è così.
E il peggio è che non mi va nemmeno di cambiare, mi adoro!!!