venerdì 29 giugno 2012

invidia

C'è un'invidia buona e un'invidia cattiva.

L'invidia buona è quella che si prova quando si vede che qualcuno ha qualcosa di bello e lo vorremmo anche noi.
Che bello il giardino del mio vicino, ne voglio anch'io uno così ben tenuto, devo proprio impegnarmi per riuscirci, adesso vado a comprare un po' di fiori e piante e mi metto subito al lavoro!
Che vacanza fichissima, avessi risparmiato ora potrei andare anch'io, l'anno prossimo mi impegnerò di più in modo da farcela!
L'invidia buona ci sprona a dare il massimo per ottenere il meglio.

L'invidia cattiva è quella che di fronte alla constatazione di un qualcosa di bello che appartiene a un altro lo si vorrebbe distruggere
Ma com'è possibile che abbia un giardino così bello? Domani è prevista tempesta, chissà che glielo distrugga tutto!
Che vacanza fichissima che fa, chissà come ha fatto a guadagnarsela, spero proprio che gli vada male che non se la meritava.
L'invidia cattiva ci peggiora perché invece di spingerci a dare il massimo cava fuori da noi i pensieri e le intenzioni peggiori, quasi che il nostro stato dipendesse da come va la vita agli altri.

Io non ho sempre avuto una vita semplice, ma non c'è stato un momento in cui abbia desiderato distruggere qualcosa di bello che un altro si era guadagnato, persino alle elementari quando arrivò in classe mia una ragazzina che regolarmente era migliore di tutti per quanto arrabbiata e frustrata non mi sono mai sognata di metterla in cattiva luce con la maestra.
Ovvio che di fronte alla raccomandazione e al guadagno ingiusto mi arrabbio, ma mai, nemmeno per un istante mi è passato per la testa di arrabbiarmi e augurare male al mio amico che ha pubblicato un libro che vende benissimo, ecco perché leggendo che in molti l'hanno fatto ci son rimasta male.

"Ti perdonano tutto tranne il successo" ha detto lui e io mi sono intristita, non tanto per ciò che ha subito, ma perché esiste gente che si fa così accecare dall'invidia da risultare crudele e meschina.

martedì 26 giugno 2012

Un altro giorno

La testa infossata nel cuscino e i piedi che sporgevano da sotto il lenzuolo erano i soli indizi della mia presenza nella stanza. Mi ero svegliata da un po', ma non avevo ancora trovato la lucidità necessaria ad alzarmi. Poi, ad un tratto la sveglia suonò ancora e malvolentieri mi tirai su dal letto.
Esistono tanti modi per distruggersi: l'alcool, la droga, il gioco d'azzardo, io mi ero semplicemente lasciata andare, un giorno dopo l'altro.
Avevo perso la voglia di vivere.
Mi strofinai col dorso della mano gli occhi gonfi dal pianto quasi incessante, se mi avessero detto che si può piangere tanto non ci avrei creduto, guardai la sua foto e decisi che era ora di piantarla, che non si poteva più andare avanti così; salii sulla base della finestra, il marmo freddo sotto i miei piedi era piacevole, l'aria era immobile.
"Se mi lanciassi sentirei un vento fresco" fu il mio unico pensiero, ma invece di saltare feci un passo indietro, lo stesso passo che facevo tutti i giorni.


lunedì 25 giugno 2012

Il compito più difficile

Per me il compito più difficile è quello di alzarsi e di guardarsi allo specchio provando orgoglio per la persona che vi si vede riflessa.
Il compito più difficile è riconoscere che quella persona nonostante gli errori e tutto il resto è rimasta coerente con se stessa.
Ma il realtà il compito più difficile non è specchiarsi e vedere tutto questo, ma agire per tutto il giorno in modo che domani sia possibile tornare a specchiarsi sorridendo.

mercoledì 6 giugno 2012

Elogio dei difetti


Sono abbondante. E allora? Vorrà dire che c'è più carne da abbracciare, più calore da dare.
Sono testadra. E con ciò? Ho più caparbietà nell'inseguire le mie idee.
Sono superba. Ebbene sì, con me niente false modestie: io conosco il mio valore e vogio che anche gli altri lo conoscano.
Ho cicatrici che mi disegnano il corpo in modo più personale e autentico dei tatuaggi perché ognuna di loro ha una sua storia.

Perdo facilmente la voce, così devo stare attenta e cercare di urlare poco, cosa che mi riesce poco...
Ho i legamenti delle gambe un po' corti, lo stretching non fa per me, ma almeno questo mi ha fatto sviluppare muscoli forti.
Con chi ha più di 12 anni controllo a fatica la rabbia e se esplodo son fuochi d'artificio, motivo per cui la gente cerca di non farmi arrabbiare.

Grazie ai miei difetti sono unica, se tutti fossimo privi di difetti saremmo tutti noiosamente uguali.


martedì 5 giugno 2012

Umiltà

Pensare in modo complesso e articolato, valutare più punti di vista e conseguenze è ciò che contraddistingue (o dovrebbe cottraddistinguere) il pensiero adulto da quello infantile e adolescenziale, si potrebbe erroneamente ritenere che questo pensiero sia migliore, la realtà èche è un pensiero semplicemente diverso e talvolta i bambini, nella loro semplicità riescono a cogliere meglio di tanti filosofi dilettanti la realtà che ci circonda. Non dimentichiamo questa realtà quando ci relazioniamo con menti più semplici e lineari e per questo ci sentiamo migliori: loro possono essere più incisivi di noi, tremendamente più incisivi.

sabato 2 giugno 2012

Come tutti...

Nella mia vita mi sono circondata di perfetti idioti ed emeriti imbecilli, ma ho anche conosciuto e apprezzato persone buone, intelligenti, reative e stimolanti. Non dimentico né i primi né i secondi, entrambi han fatto di me ciò che sono.
Ho commesso molti errori e ho compiuto scelte difficili in modo corretto quando altri non ci sarebbero riusciti, solo in questo modo sono arrivata dove sono, grazie agli errori e alle scelte corrette, non rinnego nulla.
Mi sono ubriacata, sono rimasta lucida quando tutti scleravano, ho riso e pianto, ho scritto e ho smesso di scrivere e ho ricominciato a scrivere, ho reso i miei genitori orgogliosi di me e li ho anche resi tristi e preoccupati per me. Ho disegnato arrabbiandomi per non riuscire a mettere sul foglio ciò che provavo e vedevo, ho amato, ho odiato, ho disprezzato, me ne sono fregata, ho dato l'anima per cause giuste e per cause sbagliate, mi sono impegnata fino in fondo, ho contemplato estasiata, mi sono immersa nella natura, ho nuotato nuda, ho ascoltato musica urlando, sono corsa in bici lontana da tutto e tutti sperando di non vedere più nessuno, ho sognato la fine dell'umanità e ho amato anche i peggiori.

La sapete una cosa? Alla fine non ho fatto nulla di diverso da ciò che hanno fatto tutti e va bene così :-)