domenica 15 aprile 2012

salvagenti

Cosa si deve fare quando si vede una persona che affoga? Semplice, le si lancia un salvagente.
Perché non può essere così semplice quando si vede una persona affogare nel mare della vita? Perché non si può gettare un salvagente di buonsenso a chi affoga nelle stronzate che dice e/o pensa?
Voglio raccontarvi una favola che forse tutti voi già conoscerete, è la favola della piccola fiammiferaia.

C'era una volta un'orfanella così povera che per campare era costretta a vendere per pochi soldi scatole di fiammiferi, Quelle scatole di fiammiferi rappresentavano le buone idee e le potenzialità che lei aveva che andava a svendere ringraziando chi gliele comprava e mentre diventava sempre più povera, sempre più arida, con sempre meno luce interiore.
Una notte però aveva tanto freddo che decise di usare un po' di quella calda luce per cercare il modo di salvarsi, ecco allora che accese un fiammifero e vide una bella casa illuminata e calda con l'albero di Natale fatto e sotto tanti bei doni incartati, insomma: la sua capacità creativa era ridotta a raccontarsi sciocchezze certa che ciò l'avrebbe scaldata. Se avesse deciso di muoversi per tempo forse avrebbe potuto pensare di rimpinguare la sua luce, di creare un caldo fuoco, di attingere all'esterno per ottenere qualcosa, ma non lo fece, imagino qualcosa di vacuo e irreale, una realtà che non era la sua. La fiammiferaia immaginava che quel che sognava era la realtà, ma ovviamente questa sua convinzione non era sufficiente e intanto l'inverno la gelava.
E infatti il fiammifero si spegne presto e subito ne deve accendere un altro, così lo sfrega e ora vede la tavola imbandita di ogni ben di Dio e sente le carole e tutto l'allegro chiacchiericcio, la neve non cade più sui suoi capelli, ma fuori dalla bella casa dove si trova. Ecco: un'altra occasione di usare la propria luce in modo costruttivo è svanita e l'illusione creata ad arte scalda, ma solo per un poco, come tutte le balle che ci si racconta per convincersi che si è felici nonostante tutto che quel che si ha è quel che si vuole ecc...
Come ben sapete le rimane solo il terzo fimmifero, starà alla piccola fiamiferaia scegliere cosa farne: lo userà in modo costruttivo o lo sprecherà come gli altri? Io voglio sperare che anche se tardivamente attinga a quel che resta delle sue risorse per fare qualcosa di buono, ma già so che non sarà così: lo accenderà a vuoto e sognerà della nonna che se la prenderà e porterà in Paradiso dove la piccola continuerà a sognare mentre in realtà è morta e stecchita senza più risorse, senza più speranza, senza più vita.

Cosa si deve fare quando si vede qualcuno gettare la propria vita alle ortiche? Quali sono i salvagenti che si devono usare con chi si ammazza a furia di raccontarsi balle? Io non lo so, davvero non lo so, ma provo grande pietà.

favola liberamente tratta da "Donne che corrono coi lupi"

11 commenti:

  1. Una volta, da qualche parte, trovai questa bellissima e tremenda immagine: "Ero l'uomo che sta affogando e si aggrappa a una lama di rasoio".
    Non sempre chi sta annegando lo vuole, il salvagente. Se poi aggiungiamo che quasi nessuno gliene butta mai... (pensiero-tipo della personcina comune: il salvagente è mio, ne ho uno solo, e magari serve a me...)

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    1. Bellissima l'immagine, me la conservo per tempi migliori!

      Hai ragione spesso chi affoga vuole affogare, ma non è forse così anche nella realtà? E non è ugualmente compito nostro soccorrere anche gli aspiranti suicidi?
      Non ti dico nemmeno cosa penso degli egoisti, tanto già lo sai

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    2. L'immagine moderna per la piccola fiammiferaia che preferisco e' quella dell'uomo che cade da un altissimo grattacielo. Giunto al 50 piani piu' in basso osserva la situazione e sorridendo dice "beh! fin qui tutto bene" ...

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    3. quasi, è come se l'uomo arrivato al 50° piano dicesse "cavoli, che vita meravigliosa che è la mia! Faccio esattamente ciò che desidero fare" ;-)

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  2. E' evidente che parli di qualcuno in particolare e non sapendo di chi e per cosa pensi stia affogando non mi permetto dIr niente.
    Certo e' che a volte vogliamo essere inconsciamente salvati anche se urliamo il contrario e altre volte crediamo di salvare qualcuno ancorandolo a una vita che non vuole più.

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    1. parlo di una mia amica che non riesce a sbarazzarsi di un uomo decisamente deleterio. Ci son volte in cui non si può dire se un rapporto faccia bene o male, ma di fronte a certi maltrattamenti psicologici o fisici non ci dovrebbero essere dubbi, ma la psiche è strana e allora capita che si difenda chi dovrebbe essere accusato.
      A parte il lato personale la favola e la sua lettura sono istruttive per tutti perché chiunque può restare intrappolato in un sogno ad occhi aperti e gettar via la propria vita per esso quando non ne vale la pena

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    1. ciao cara, per motivi di privacy ho cancellato il tuo messaggio ti ringrazio per la tua squisitezza :-)

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  5. Anche se ci sono i salvagenti, non hanno significato se non vengono aggrappati...

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