mercoledì 8 febbraio 2012

Il sorriso di Lisa

In questo post non voglio soffermarmi sul sorriso della Monna Lisa, ma su un altro sorriso, molto più piccolo e meno conosciuto: il sorriso di Lisa Simpson.
Malgrado molti giudizi feroci sulla serie a cartoni io reputo i Simpson un piccolo gioiello che offre una fornitura pressoché infinita di spunti di riflessione, uno di questo spunti mi viene dalla puntata in cui Lisa è triste e non vuol più sorridere.
Lisa, per chi non lo sapesse è la bimbetta saccente e intelligentona della famigliola gialla più famosa della TV, Marge (di cui invece vi parlerò fra un attimo) è la mamma (quella con l'acconciatura blu vertiginosa).

Dunque, a un certo punto Lisa è scontenta, triste o non so che altro e NON VUOLE SORRIDERE. Questo è un atto di ribellione potente e quasi inaudito, le donne infatti pare debbano sempre sorridere: mostrarsi stanche o tristi è "sbagliato" e consapevole di questo Marge la guida ad essere più femminile incitandola a sorridere anche quando le cose non vanno al meglio perché questo migliora l'essenza stessa della vita.
Inutile dire che considerato lo squallore in cui vive la famiglia Simpson Lisa ha gioco facile a far notare alla madre che sorridere costantemente non l'ha aiutata a migliorare poi molto la sua condizione (fatto opinabile, ma solo fino a un certo punto), ma ciò che conta è che lei afferma con forza il suo diritto di essere triste e di non sorridere.
Io ritengo che noi donne abbiamo tutte bisogno di affermare questo diritto.
Non siamo bamboline sorridenti e perennemente spumeggianti che trascorrono le ore manifestando una contentezza che non sempre provano.
Non siamo esseri vuoti e privi di sentimenti profondi.
Noi donne abbiamo un'interiorità ricca e profonda ed è normale che ci siano per tutte momenti di gioia e altri meno buoni.
E' normale sentirsi ciclicamente annoiate e nervose, scontente, inquiete. Credo che faccia parte del nostro costante bisogno di tendere a qualcosa di meglio, credo che sia un fatto positivo e dunque poiché i nostri partner, i nostri parenti e i nostri amici NON SONO decerebrati capiranno che abbiamo necessità di manifestare gioia ma anche tristezza.
Non possiamo vivere con un sorriso perennemente stampato in faccia e tutto sommato non è vero che solo per il fatto di sorridere la vita ti sorride.
IO se sono triste NON sorrido.
Forse è solo una stupida affermazione di personalità, ma se sono giù i miei comportamenti saranno coerenti e intonati allo stato d'animo.
Detto questo sapete quando Lisa torna a sorridere?
Quando a fine puntata Marge le dice che se non le va di sorridere non importa, che è un suo diritto tenere il muso lungo e che lei la ama e la rispetta proprio perché è fatta così.
E' nell'accettazione del "non buono" che c'è pieno appagamento e possibilità di tornare alla serenità e al sorriso, perché in tutti c'è un profondo bisogno di accettazione e solo imparando a convivere anche con gli inevitabili aspetti più ombrosi del carattere ci può essere maturazione, serenità e appagamento.

3 commenti:

  1. ... humm, sara' pure cosi' ma sara' dura riuscire a farmi entusiasmare da una matura, serena e appagata musona :D :D :D

    RispondiElimina
  2. preferisci una frizzante, allegra, briosa testa vuota pronta a diventare schizzofrenica se lo smalto per le unghie non è del colore giusto? ;-D

    RispondiElimina