domenica 29 gennaio 2012

Favole buone, favole cattive

Mi piacciono le fiabe! Ne ho lette davvero tante: tutto Andersen, tutta la raccolta dei fratelli Grimm, tanto Perrault e qualche fiaba della raccolta di Calvino e poi favole tradizionali da tutto il mondo, racconti mitologici, favole moderne, inventate dalla gente, modificate dalla gente, scritte da me o dai miei amici...
Trovo siano stupende, ci servono a capire tante cose, ad affrontare situazioni difficili purificandoci col loro linguaggio simbolico.

Queste sono le favole buone, ma ci sono anche favole cattive.

Le favole cattive sono quelle che ci raccontiamo da soli o ci facciamo raccontare dagli altri quando diciamo che va tutto bene mentre sappiamo che stiamo correndo verso la disfatta, che siamo felici quando siamo solo storditi, che siamo padroni della nostra vita quando ci lasciamo trascinare dagli eventi come dalla corrente di un fiume in piena.
Queste sono le favole cattive che non servono a nulla se non a bloccarci quando avremmo in realtà un grande bisogno di agire e reagire, di combattere per noi o per ciò che ci è caro, di prendere con forza la nostra vita fra le mani e di cavalcarla per volare dove desideriamo.

Smettiamola di raccontarci favole cattive e iniziamo a guardarci in faccia con sincerità, non tutto quello che vedremo ci piacerà, ma almeno potremo fare qualcosa per migliorare la situazione.

Nessun commento:

Posta un commento