martedì 18 settembre 2012

Il viaggio

Credo che l'aver rinunciato alla nostra natura nomade in favore della stanzialità ci abbia danneggiati come esseri umani.
Abbiamo biusogno del viaggio come esperienza esteriore e interiore, ma anche esteriore e abbiamo bisogno di un determinato tipo di viaggio che non può e non deve essere solamente turismo

13 commenti:

  1. brava,hai sintetizzato molto bene un pensiero che ho in testa da parecchio. se penso che viviamo in palazzi l'uno sopra la testa dell'altro...mi sembra un formicaio e mi prende l'ansia !!!

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    1. non me ne parlare, un vero incubo per me! Per fortuna non ci vivo!

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  2. Bentornata!
    :))

    D'accordo con te, anche se ho riscontrato che, quando stai bene "dentro", stai bene in qualsiasi luogo.
    :)

    p.s. forse però, detta da una come me, che non ama viaggiare e che sta bene a casetta, non è affidabile ;P
    p.p.s.s. casetta VISSUTA E DISORDINATA e non solo pulita e tenuta come bomboniera... (alla faccia dei cosiddetti "benpensanti")
    p.p.p.s.s.s. forse sto mettendo un po' troppi p.s.

    :D
    Barbara

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    1. verissimo: quando si sta bene dentro si sta bene ovunque, ma il viaggio non serve a star bene, ma a crescere e son certa che tutte le persone mature ed equilibrate abbiano fatto i loro piccoli grandi viaggi.

      Riguardo alla casa, se tu vedessi com'è la mia ti consoleresti di certo! ;-)
      Comunque:
      Disordine = creatività
      ma soprattutto bambini felici = disordine, per cui direi che è abbastanza inevitabile ;-)

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  3. Il viaggio più importante che avrei necessità di fare è dentro me stessa.
    A volte penso a quanti luoghi non vedrò mai e mi viene il magone.

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    1. il magone lo condividi con me, ma per il resto hai ragione: il viaggio più importante è dentro di noi, anche se non può sempre sostituirsi a un viaggio (seppur breve) esteriore

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  4. Capisco la cosa nel suo senso poetico e idealizzato, ma non in senso fisico e pratico: il viaggiare in sé (nel senso dello spostamento) per me è più o meno un incubo spossante. Certo, poi mi piace STARE in posti belli o interessanti, ma da bravo essere superstanziale sogno l'invenzione del teletrasporto... :-))
    Anch'io però, in definitiva, penso che il viaggio più importante sia dentro di noi, e che a contare sia come siamo noi. C'è gente che ha piantato la sua bandierina in ogni angolo del mondo, magari capendoci meno e godendone meno di quanto posso fare io con un libro o con un film. Cosa rimane, a certe persone, delle loro esperienze di viaggio modaiolo-obbligatorio? Cos'è stato, il loro viaggiare? Aver fatto la pipì a Singapore, la pupù a New York, eccetera...

    Bentornata carissima!

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    1. inventassero il teletrasporto me lo farei installare subito in casa, ma io non parlavo dei viaggi che siamo costretti a intraprendere per raggiungere determinati luoghi, ma a quelli che sono necessari a crescere e poi è vero: viaggiare è faticoso, spossante anche, ma nulla come viaggiare mi ha fatto maturare.
      Riguardo alle persone di cui tu parli loro non viaggiano:si spostano e fanno i turisti, ma nulla di ciò ha a che fare col viaggio

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  5. io adoro i viaggi in ogni loro fase. non c'è niente di più bello al mondo che viaggiare (quanto mi manca)!
    un bacione e bentornata cara Tartarugola!
    Sara

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    1. io intendo il viaggio come lo intendi tu: un'occasione per guardarsi dentro e crescere. ho visitato pochi luoghi, ma i viaggi che ho fatto sono stati tutti importanti

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    2. Si Sara, credo che noi due condividiamo un'anima nomade :-) nemmeno io ho viaggiato molto, ma trovo che sia un'esperienza importantissima :-)

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  6. niente più del viaggio ci consente di scoprire quello che siamo, quello che possiamo essere e quello che desideriamo diventare...
    Bentrovata

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